La “Sindrome del Gemello Sopravvissuto“, più comunemente conosciuta come “Sindrome del Gemello Scomparso“, è un fenomeno, individuato ed elaborato da Alfred e Bettina Austermann nei loro anni di pratica e di studio con le Costellazioni Familiari, che investe e caratterizza, in modo perlopiù inconsapevole ma decisivo, la vita di una persona la quale inizia il proprio viaggio all’interno dell’utero materno in una gravidanza gemellare ma che, per cause più o meno inspiegabili, prosegue il proprio viaggio da solo, senza la partecipazione del gemello che invece interrompe il proprio avanzamento.
Può così crearsi per il nascituro una vera e propria sindrome molto ampia e complessa caratterizzata sia da sintomi fisici che psicologici che condizioneranno fortemente ogni momento e scelta della sua vita.
A meno che non accada in stadi avanzati, la madre è del tutto inconsapevole dell’evento ma non l’altro che, anche se presumibilmente da pochissimo tempo assieme al gemello, inizia a provare un senso di smarrimento e mancanza miste ad angoscia, paura, colpa, vergogna che sembrano non avere né fine né contenimento. Quel tempo assieme risulta essere l’esperienza intima più profonda e memorabile di connessione e amore con un altro essere. Nessuna delle esperienze che l’altro sperimenterà da lì in avanti, avrà eguali. Fino a quando non capiterà, deciderà e potrà lavorarvici.
Ciò che accade nell’utero è così devastante e impattante per il sopravvissuto che può considerarsi una vera e propria tragedia che lascia un profondo trauma. Dopo il parto, la più grande preoccupazione e senso vitale di un gemello è di ritrovare e ricongiungersi con l’altro, cosa che, per ovvi motivi, non può accadere. Il sopravvissuto inizia così il suo viaggio nella vita con sentimenti di estrema nostalgia che cercherà di compensare fin dalle prime relazioni e in tutte le situazioni di vita.
POSSIBILE SINTOMATOLOGIA PSICOSOMATICA
- Problemi di udito o di vista
- Oppressione o dolori al petto, fiato corto
- Vertigini, dolori articolari e al collo, problemi della pelle
- Attacchi di panico, tremori, paura della morte
- Bruxismo
- Intestino irritabile e disturbi digestivi.
- Affaticamento cronico o Narcolessia o Bisogno eccessivo di dormire.
- Manie di Persecuzione che sfociano in Allucinazioni paranoiche (paura di aver fatto del male, di aver prodotto del dolore, di aver ucciso qualcuno…) o incubi notturni.
- Claustrofobie
NB. Questi sintomi possono essere il quadro clinico di diverse patologie e non rientrare nel quadro della Sindrome del Gemello Sopravvissuto, vanno pertanto verificate caso per caso. E in ogni caso non sostituiscono diagnosi mediche.
POSSIBILI CONSEGUENZE ESISTENZIALI
Poca fiducia nelle proprie capacità e talenti nonostante la presenza di genitori amorevoli e incoraggianti. Anche le piccole sfide quotidiane possono trasformarsi in un grande problema ed essere vissute come ostacoli insormontabili.
Tendenza ad ammalarsi anche gravemente sopratutto nei primi anni di vita. Eczemi, dermatiti, funghi della pelle, eritemi, allergie. Oltre il fatto che i piccoli possono piangere giorno e notte senza consolazione. I pupazzetti diventano oltremodo e misura importanti quanto vitali. Paura del buio, bisogno di dormire con la lucina accesa.
L’inconscia quanto pericolosa attrazione verso la morte fa scegliere e predisporre ad esperienze e stili di vita che sfidano la morte, mettendosi in situazioni a rischio.
Grosse difficoltà a prendere in mano e tenere salde le redini della propria esistenza, a volta privi di forze, di motivazione, con cali di entusiasmo e di fiducia. Si scoraggiano facilmente di fronte le difficoltà e vivono con un precario senso di positività. Non hanno la forza di prendersi il posto che gli compete nella vita. Non osano vivere appieno la vita e con determinazione perché l’assenza dell’altro li rende fragili e deboli. Può succedere che si sentano deboli anche fisicamente e non abbiano fiducia della propria forza fisica, o che siano ancora preda dei sintomi psicosomatici. Il passo verso l’indipendenza lavorativa può sembrare loro qualcosa di insormontabile nonostante sia per loro facile sviluppare nuove idee, dubitano di sé quando è il momento di realizzarle. Per ragioni misteriose perdono la loro forza e le loro capacità, è come se ne avessero a disposizione solo “per metà”.
Passano lunghi periodi sentendo di non amare la vita e sentendosi vivi per metà. Vivono come sospesi e poco radicati o poco presenti nel mondo. Il loro pensiero è sempre verso qualcosa di fantastico, immaginario e nostalgico. È possibile che si sentano più vicini alla morte che alla vita perché sembrerebbe avere i connotati del ricongiungimento.
Molti gemelli nati soffrono di uno struggimento e di un senso profondo di solitudine, tristezza e mancanza di energia che spesso può essere associata a sintomi depressivi.
Grandissima fatica ai congedi dalla vacanze, dagli amici, dai familiari. Il dolore si riapre nella sua nudità e forza. A volte anche per situazioni razionalmente poco sensate: la chiusura di un negozio che si frequentava regolarmente, il saluto di un amico dopo una vacanza trascorsa assieme… Anche gli animali domestici tendono a sostituire e riempire parzialmente quel vuoto che si puntualmente si riapre alla loro dipartita. Una grande tristezza li assale per mesi se non addirittura anni, segno che l’animale era diventato un surrogato inconscio del gemello amato. Difficoltà esagerata nella rielaborazione di lutti dove il dolore sembra così devastante da non finire mai.
- Fascinazione verso gli specchi, le simmetrie degli spazi, degli arredi, ma anche nei ciondoli dei gioielli (due delfini, due cuori, due cigni..); come pure per i viaggi solitari come se qualcuno, da qualche parte, li attendesse.
- Tendenza a usare zaini o borse molto cariche o piene. Sembra quasi che allevi la sensazione di solitudine e di vuoto.
- Compulsione a comprare cose doppie (scarpe, magliette dello stesso genere ma colori diversi).
- Spesso sopraggiungono difficoltà anche scuola e con i compagni con i quali non si riesce ad instaurare un legame significativo. Non riescono a farsi amici come vorrebbero e questo alimenta la sensazione di solitudine.
“PER LORO AVERE FORZA E AFFERMARSI NELLA VITA SIGNIFICHEREBBE TRADIRE L’ALTRO”
Quando un gemello sopravvissuto diventa genitore, il suo atteggiamento può decisamente essere influenzato dall’esperienza uterina di perdita. Può quindi avere una tendenza a stare troppo addosso al figlio, come se volesse “fondersi” con esso proiettando inconsciamente la figura del gemello scomparso. Il piccolo di fronte queste sensazioni proverà un senso di disagio invece che vigore e rassicurazione, diventando possibilmente più irrequieto e riuscendo a consolarsi solo fra le braccia di qualcuno che gli trasmette una vera energia genitoriale.
RIPERCUSSIONI SOCIO-EMOTIVE
Sensi di colpa per aver aver avuto più fortuna dell’altro, per aver possibilmente causato la morte dell’altro o per non essere riusciti ad aiutarlo o salvarlo. Senso di Responsabilità verso qualcuno che non sta bene. Vergogna per l’accaduto di cui ci si sente responsabili. Senso di estrema Solitudine. Possono sentirsi soli e incompresi anche se circondati da famiglia, fratelli e amici, parenti. Hanno la sensazione che i loro familiari non siano quelli “veri” e percepire un profondo distacco da essi. Anche nei fratelli trovano qualcosa che non va, come pure negli amici e nel partner che sembra sempre non amarli mai sufficientemente e nel modo corretto. Il gemello sopravvissuto infatti ricerca sempre qualcos’altro che altro non è che il gemello perduto e la sensazione di fusione e connessione totalizzante con esso. Di conseguenza è come se venisse puntualmente deluso. Il suo risentimento e tristezza sono totalmente incompresi dagli altri ma anche da se stesso. NESSUNO POTRÀ MAI RIEMPIRE IL VUOTO LASCIATO DAL GEMELLO SCOMPARSO.
“Nessuno può veramente sostituire il gemello mancante, il suo tenero affetto, il contatto della sua pelle e l’intima vicinanza di un tempo, seppur breve. Un vuoto immenso e una profonda solitudine sussistono nell’animo del sopravvissuto. La persona più importante gli è venuta a mancare, e nessuno, men che meno lui, capisce cosa sia questo vuoto. Alcuni gemelli si chiudono completamente in se stessi, incapaci di relazioni durature, convinti di essere incompresi e di non poter trovare quel che cercano”
Alfred R & Bettina Austermann . “La sindrome del gemello scomparso”
Alcuni gemelli sopravvissuti cercano spontaneamente un contatto molto ravvicinato con le persone aspettandosi in modo naturale di ritrovare quel senso fraterno, di connessione calda, di presenza costante che però rende difficile e complessa la gestione con gli altri. Una vera e propria fame di contatto fisico con desiderio di fusione. Non per svuotare o derubare gli altri della loro energia, non vanno quindi confusi con gli atteggiamenti appiccicosi, perversi o di “vampirizzazione” dell’altro. Si tratta sempre e soltanto di ricerca di Unità. Di quel soffice e caloroso contatto con il gemello che è ancora più intesa e profonda di quella con la mamma. I gemelli sopravvissuti aspirano a una relazione d’amore eternamente fusionale, cosa improbabile che può diventare anche irritante e di ostacolo alla relazione. Una persona nata sola fatica a comprendere questo bisogno di vicinanza. E si sente sempre criticata e messa sotto giudizio anche quando sente di amare il proprio partner sinceramente e pienamente e di fare tutto il possibile per loro.
Altri invece diventano solitari e non si concedono all’intimità perché il ricordo della perdita dell’altro e la sofferenza associata sono troppo dolorosi, evitando così qualsiasi vicinanza.
Altri ancora sono convinti di non poter più avere una vita di coppia così felice e soddisfacente. Si accontentano di relazioni difficili perché la paura della separazione è talmente terrificante che difficilmente riescono a rinunciarvi. Possono quindi restare in relazioni estremamente difficili perché tutto è meglio dell’ansia da separazione per la quale nutrono dei veri e propri attacchi di panico.
VERSO LA GUARIGIONE
“È assolutamente essenziale, perché il processo di guarigione avvenga, riconoscere la catastrofe terrificante che è accaduta all’inizio della vita, è che è scomparsa la persona più preziosa e più cara al mondo. È un’esperienza che va sentita con il corpo e con l’anima; il senso di abbandono, il desiderio e la sofferenza hanno bisogno di trovare un posto nel cuore.”
La guarigione può avvenire solo se le persone interessate riescono ad accettare e a rispettare tutto il processo di rielaborazione a partire dal ricordo dell’evento traumatico accaduto a suo tempo e anche delle relative conseguenze. Emozioni e situazioni correlate devono poter trovare il loro sblocco e far rifluire il movimento interrotto. Attraverso delle pratiche ben precise di meditazione regressiva o ipnosi, si incoraggia la persona ad entrare in contatto con il gemello perduto e rivivere le emozioni del legame di un tempo.
Altri fattori decisivi per iniziare a guarire è il ripristino del legame con la madre e con il padre. Questo soprattutto attraverso le Costellazioni Familiari nelle quali i genitori possono anche essere toccati e abbracciati.
Generalmente, quando lo shock prenatale incomincia a “sciogliersi” vi è un trasporto emotivo molto intenso che può durare da giorni a settimane a mesi. Si tratta di una vera e propria rielaborazione del lutto che può essere accompagnata dalla presenza di un terapeuta competente che guidi con fiducia. Ma solo così è possibile riaprire le porte della vitalità e della gioia di vivere.
Così alcuni gemelli sopravvissuti riescono a riconciliarsi con quella perdita ma può bastare poco per risvegliarne il ricordo e scoperchiare la ferita con tutto il suo carico emotivo, riattivandosi in tutta la loro potenza.
I metodi per l’accompagnamento del risveglio o rievocazione dell’evento sono:
- esplorazione degli scenari immaginativi interiori (ipnosi regressiva, meditazione regressiva, visualizzazioni, viaggi immaginari…) attraverso cui la persona viene guidata in uno stato di rilassamento profondo fino a immaginarsi sempre più piccolo, arrivando nell’utero della madre. A volte questo approccio può scatenare il risveglio di emozioni potenti e sconvolgenti che richiedono diverso tempo per essere processate e riassorbite. Bisogna essere preparati e conoscere i modi per avviare e restare accanto alla persona che vive questo processo.
- costellazioni familiari;
- rilassamento profondo in acqua calda (Aqua-Release®, Aquavida®..);
- Respirazione Olotropica
Il contatto interiore e il ripristino con l’energia del gemello e con il proprio passato che ha subito un’interruzione, è di per sé la guarigione.
A volte i tempi per questa riscoperta non sono maturi e la rielaborazione emergerà al momento opportuno. Bisogna ricordare e tenere presente che i sopravvissuto hanno generalmente eretto spesse mura di protezione, cinte murarie per difendersi e distaccarsi dal dolore in modo da poter sopravvivere. Ma quando il processo di riconnessione al passato è avviato, si sperimenta davanti a sé una vita più leggera, più fresca, più piena.
Il sopravvissuto una volta ristabilito il contatto originario saprà come processare gli eventi che possono prevedere: la comunicazione silenziosa con il gemello, la scrittura di lettere e poesie, la pittura ma anche la creazione di rituali funebri psicoimmaignativi per lasciare andare il gemello scomparso.
Come si fa quindi a verificare se l’ipotesi di gemello scomparso è corretta? E come potete voi verificare la perdita di un gemello scomparso? Tutto questo sta nel SENTIRE. Ascoltatevi, ascoltate ciò che risuona e cosa muove dentro di voi. Alla fine di tutto non importa esattamente la narrazione ma ciò che scatena in voi.
V.L.
nota degli autori: “la perdita del gemello in utero può essere solo uno tra i tanti elementi che vanno affrontati e possono esserci altri problemi esistenziali più importanti, più immediati per il benessere della persona, che vanno risolti per primi. E la tragedia che ha luogo in utero non è sempre la ragione che spiega certi sentimenti di solitudine, lutto, senso di colpa ecc”